Analisi cronologica del calo di Nizzi

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    1983 Debutto di Nizzi su Tex;
    1986 Tra maggio e luglio esce IL RITORNO DELLA MANO ROSSA che si può considerare la prima storia giù di tono di Nizzi. Pubblicata oggi sarebbe un mezzo capolavoro, ma per gli standard dell'epoca è ben al di sotto. Ma non c'è niente di strano in questo episodio riuscito a metà: anche al miglior sceneggiatore può capitare la storia no;
    1987 Lo stesso discorso di cui sopra si può fare anche per la breve L'INNAFFERRABILE PROTEUS;
    fine '89/inizi '90 tra diverse storie ora buone, ora più che ottime c'è spazio per un breve momento di stanca: le due storie LA SETTA DEI TRE K e LA BANDA DEL TESCHIO, per quanto iperalletanti sulla carta, non sono sviluppate per bene sino in fondo, per quanto siano godibili, anche perché Tex tende a comportarsi sempre più da sbirro che come uomo del West. Ma in fondo un momento di stanca può capitare a tutti. Da LA CONGIURA in poi si ritorna ai livelli tipici di Nizzi nel suo periodo d'oro;
    1991 due avvenimenti che col senno di poi lasciano intravvedere involuzioni successive: nella lunga L'UOMO CON LA FRUSTA, la seconda parte, disegnata da Civitelli, è al di sotto della prima, anche per i facili espedienti narrativi che Nizzi usa, probabilmente, per supplire alla lunghezza dell'episodio; ciò non toglie che questo particolare ricorda spaventosamente la futura abitudine di realizzare l'ultima parte delle sue storie di qualità calante rispetto alla/e prima/e magari accettabile/i, con le tanto famigerate nizzate. Il '91 si può considerare anche l'anno 0 dell'origlionemania: prima Conchita, la cui origliata ha un ruolo determinate nello sviluppo della vicenda mexicana, poi LA SPIA, personaggio talmente importante che dà il titolo all'ultima parte di una storia per altro godibile, un classico minore dell'epoca d'oro Nizziana; il 'successo' di questa iniziativa a poco a poco convincerà Nizzi a seguire maggiormente il plot con l'origliata, anche se per anni non in maniera così massiccia come oggi;
    1992 Il modo con cui i pards riescono a salvarsi in RANCHO DORADO è più di culo che d'eroismo; ma sono diverse le storie dell'epoca in cui cominciano a comparire piccoli, ancora impercettibili, elementi che stonano. Per ora, cmq, si tratta ancora di un breve periodo di stanca di Nizzi;
    1993 Che succede? Nolitta torna a scrivere per Tex e lo fa con una storia stranamente lunga, spompando tra l'altro Letteri che non riuscirà più a riprendersi dalla 'maratona'; dietro la megastoria nolittiana c'è l'urgenza di parare il vuoto di sceneggiature causato dalla crisi di Nizzi, le cui storie del '93, compresa la quasi ottima UNA PALLOTOLA PER IL PRESIDENTE, presentano diverse magagne (vedi il famigerato 'riflesso di luna');
    1994 Poco Nizzi (e il # 400, da un punto di vista dei testi, è raffazzonato, la prima storia davvero insufficiente della carriera di Nizzi su Tex) che al momento si sta riprendendo (ma non ci riuscirà mai del tutto);
    1995 Nizzi ha ripreso a scrivere, ma le sue storie o sono banali (MILLE DOLLARI PER MORIRE) o contengono incongruenze imperdonabili (la slitta coi cani dimenticata ne IL RISVEGLIO DEL VULCANO). Nella per altro buona DELITTO NEL PORTO s'accentua l'immagine di Tex sbirro (anche se c'è da dire che è ambientata a Boston e non nel West);
    1996 Anno discreto per Nizzi, tranne che per GLI UCCISORI, altra storia che si perde nel finale;
    1997 Nizzi cerca di parare il calo di stile con l'ironia in SPRINGFIELD CALIBRO 58, ma il finale assurdo de IL RITORNO DELLA TIGRE NERA, che rovina una storia abbastanza buona nelle prime due parti, è un pericoloso campanello d'allarme;
    1998 Ulteriore accentuazione del Tex versione sbirro; VENDETTA NAVAJO, per quanto con gli ottimi disegni di Ticci, si rivela inferiore alle attese per un numero celebrativo;
    1999 Poco Nizzi e per fortuna: manco il Texone di Milazzo lascia il segno, e non per colpa del disegnatore;
    2000 Ultimo anno decente di Nizzi, che però non rinuncia a far fare una figura di cacca a Tex nella storia LA COLLINA DELLA MORTE e a mettere un'origliata abbastanza inutile da parte di Carson nel quasi capolavoro IL PRESAGIO;
    2001 Nizzi prova a scrivere qualcosa di buono, ma gli è sempre più difficile;
    2002 L'inizio della fine;
    2003 Il crollo definitvo.

    Edited by Mister P - 27/6/2006, 18:50
     
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  2. due
     
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    2010 Il ritorno o la pensione? :huh:
     
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  3. bressimar
     
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    e bè, c'è poco da aggiungere... è molto difficile che col passare del tempo un autore non cali.. ciò non succede solo ai grandissimi...
    comunque a me nizzi non è mai dispiaciuto più di tanto nell'ultimo periodo..

    a parte le cappellate sopracitate, ovviamente.. ma in generale no..
     
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  4. ANTHONY STEFFEN
     
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    Diciamo che l'analisi del calo qualitativo di Nizzi fatta da Mister P puo' essere condivisibile,anche se non mi trovo d'accordo su alcuni titoli.
    In piu' devo dire che qualche capolavoro tra il 1985 e il 1990 Nizzi l'ha fatto;vedi "Territorio Nemico", "I Cospiratori".
    A mio parere Nizzi non si e' piu' ripreso dall'anno della sua crisi creativa,e anche se dopo e' tornato a scrivere non e' piu' riuscito a scrivere una storia ai livelli del suo periodo d'oro.
    Questo non toglie che sia un grande sceneggiatore,che va giudicato per tutta la sua carriera su Tex e non solamente per gli ultimi anni.
    Non scordiamoci pero' che trovare un soggetto per una storia di Tex col passare del tempo diventa sempre piu' difficile dato i numeri sterminati della serie.
     
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  5. ymalpas
     
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    Ottima analisi Mister P, complimenti anche per la discussione che cerca di dare un'interpretazione obiettiva del calo di Nizzi senza limitarsi a dire le solite grandi balordate che mi capita di leggere ancora su altri forum, motivate solo dall'arroganza di chi vi partecipa :P .

    Permettimi di dire la mia su alcuni punti che non mi trovano pienamente d'accordo con te.

    [ 1991 ] La storia Lampi sul Messico, nettamente inferiore alla prima parte, resta pur sempre godibilissima e l'origliata di Conchita non è fuori posto, bensì come fai notare tu stesso è l'utilizzo successivo di questo espediente, numericamente importante, a renderci monotone e prevedibili le sue trame. Con questo voglio dire che l'episodio di Conchita non deve essere comunque giudicato col senno di poi e quindi non può essere considerato un classico elemento negativo nella storia.

    [ 1992 ] Qui mi trovo in completo disaccordo. Da maggio a dicembre abbiamo 8 albi capolavoro ( Guerriero Apache, La tigre nera, Furia rossa ). Non credo che si debba parlare di periodo di stanca, anzi...

    [ 1995 ] L'anno del ritorno di Nizzi. Buone storie, Yukon selvaggio è un albo divertentissimo, per il resto potrei quasi essere d'accordo con te quando dici che si accentua l'immagine di Tex sbirro. Ma che dire allora di Boselli che ripete all'ossessione questa parola in riferimento a Tex, sostituendola ormai definitivamente con quella di Ranger ? Una delle cose più odiose e meno digeribili della sua scrittura e completamente falsa rispetto alla tradizione texiana ( rileggetevi ad esempio il maxi del 2001 e contate quante volte mette questa parola sulle labbra dei nemici ).
    Scusate l'OT.

    [ 1996 ] L'anno dell'ultimo classico, L'uomo senza passato e di alcune storie ancora pienamente godibili come Yucatan e soprattutto I lupi del Colorado.
    La seconda metà dell'anno è occupata della lunga e bella storia di Nolitta, La strage di Red Hill.

    [ 2000 ] L'anno delle ultime storie accettabili. Da qui in poi una sequenza di storie solo dignitose che decadono mano a mano col passare degli anni, purtroppo. Forse un pò troppo duro il tuo giudizio Mister P, ma comunque accettabile.

    Per il resto quoto al 100 %.
     
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    CITAZIONE (ymalpas @ 28/6/2006, 10:43)
    Ottima analisi Mister P, complimenti anche per la discussione che cerca di dare un'interpretazione obiettiva del calo di Nizzi senza limitarsi a dire le solite grandi balordate che mi capita di leggere ancora su altri forum, motivate solo dall'arroganza di chi vi partecipa :P .

    Grazie, grazie!

    CITAZIONE
    [ 1991 ] La storia Lampi sul Messico, nettamente inferiore alla prima parte, resta pur sempre godibilissima e l'origliata di Conchita non è fuori posto, bensì come fai notare tu stesso è l'utilizzo successivo di questo espediente, numericamente importante, a renderci monotone e prevedibili le sue trame. Con questo voglio dire che l'episodio di Conchita non deve essere comunque giudicato col senno di poi e quindi non può essere considerato un classico elemento negativo nella storia.

    Infatti non stavo criticando l'origliata di Conchita, ma il fatto che proprio dal '91 Nizzi comincia ad usare sempre più quest'espediente, anche quando si potrebbe evitare. Lo usava anche prima, ma in maniera più spontanea e molto meno massiccia.

    CITAZIONE
    [ 1992 ] Qui mi trovo in completo disaccordo. Da maggio a dicembre abbiamo 8 albi capolavoro ( Guerriero Apache, La tigre nera, Furia rossa ). Non credo che si debba parlare di periodo di stanca, anzi...

    Oops, mi sono espresso male :oops: ... Non siamo in completo disaccordo, visto che LA PENSO COME TE, ed avrei dovuto specificare che il periodo di stanca dura il tot di mezza dozzina d'albi (i precedenti a GUERRIERO APACHE), è stata una mia dimenticanza. Fatto sta che anche nelle storie capolavoro dell'epoca qualche piccola... 'variante sul tema' c'è: per ora non danno ancora fastidio, prese una per una si tratta di cose plausibili, solo che cominciano ad essere usate un po' più spesso...

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    [ 1995 ] L'anno del ritorno di Nizzi. Buone storie, Yukon selvaggio è un albo divertentissimo, per il resto potrei quasi essere d'accordo con te quando dici che si accentua l'immagine di Tex sbirro. Ma che dire allora di Boselli che ripete all'ossessione questa parola in riferimento a Tex, sostituendola ormai definitivamente con quella di Ranger ? Una delle cose più odiose e meno digeribili della sua scrittura e completamente falsa rispetto alla tradizione texiana ( rileggetevi ad esempio il maxi del 2001 e contate quante volte mette questa parola sulle labbra dei nemici ).

    Non ho contato :oops: . Però il Tex di Boselli non si comporta da sbirro, solitamente :fififi: ...

    CITAZIONE
    [ 1996 ] L'anno dell'ultimo classico, L'uomo senza passato e di alcune storie ancora pienamente godibili come Yucatan e soprattutto I lupi del Colorado.
    La seconda metà dell'anno è occupata della lunga e bella storia di Nolitta, La strage di Red Hill.

    Ed io che ho detto? Stavo cercando i campanelli d'allarme del sempre più incipiente crollo Nizziano, quindi mi son limitato a citare esplicitamente GLI UCCISORI.

    CITAZIONE
    [ 2000 ] L'anno delle ultime storie accettabili. Da qui in poi una sequenza di storie solo dignitose che decadono mano a mano col passare degli anni, purtroppo. Forse un pò troppo duro il tuo giudizio Mister P, ma comunque accettabile.

    Per il resto quoto al 100 %.

    :D
     
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