IL RITORNO DEL MORISCO ( # 452/53/54 )

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  1. ymalpas
     
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    Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
    Disegni: Guglielmo Letteri
    Periodicità mensile: Giugno 1998 - Agosto 1998
    Inizia nel numero 452 a pag. 46 e finisce nel numero 454



    Nel mondo di Tex, il Messico rappresenta da sempre una terra di confine e questo beninteso non solo da un punto di vista geografico.

    Terra di intrighi, complotti e congiure, terra senza legge e senza pace quella messicana, non a caso rifugio sicuro di banditi e contrabbandieri americani e talvolta anche di apaches ribelli. È il Messico Bonelliano del Ritorno di Montales o quello Nizziano non meno intenso e drammatico di Appuntamento con la morte solo per citare alcuni dei classici più riusciti.

    Ma il Messico è anche il mondo prediletto del mistero e della magia, dove personaggi mitici e antiche credenze possono riemergere all'improvviso trascinando il lettore su un piano surreale di fantasia. E al centro di questo mondo in crisi ritroviamo il simpatico e mite "brujo" di Pilares, El Morisco, nato agli inizi degli anni settanta dalla matita del grande Letteri.

    Di lui sapevamo poco. Uomo coltissimo, topo da biblioteca, poco propenso all'avventura. Il lato buono delle cose da contrapporre al mondo sconosciuto del male, di volta in volta incarnato da diableri o sacerdoti del male come il signore degli abissi, il suo conterraneo Rakos o il mefistofelico Yama. L'alleato ideale da affiancare alle colt dei quattro pards, altrimenti impotenti. Niente di più.

    Ed ecco dunque il RITORNO DEL MORISCO, per intenderci un ritorno al passato, a gettare un po’ di luce su questo enigmatico personaggio. Merito a Boselli, che sul "passato" dei nostri eroi ha costruito la sua fortuna, quello dell'aver ideato una storia fondata sul binomio western e magia, che è risultato bello e efficace. Da un punto strutturale infatti la storia si articola in due intrecci separati ma paralleli, che finiranno per ricongiungersi nel terzo albo. Se il primo intreccio attrae la nostra attenzione ponendo l'accento proprio sul passato del Morisco, seppur con uno stile intriso qui di un fanciullesco sentimentalismo che stona un poco su Tex, il secondo invece si segnala per l'intrigante mistero che si cela dietro il rapimento di due ragazzi da parte di Juan Raza, uno dei tanti comprimari destinato, come è nelle corde dell'autore, ad assurgere al ruolo di protagonista per affiancare e alla fine ( parzialmente ) mettere in ombra lo stesso Tex. Con GL Bonelli non avevamo mai l'impressione di trovarci di fronte a personaggi, amici o nemici, che potessero rivaleggiare, cioè competere con il nostro eroe. Questa invece è l'impressione che alcuni lettori, pur sempre la componente minoritaria, hanno con i numerosi personaggi nati dalla fantasia di Boselli.

    Le note negative di questa avventura.

    Il filone magico/esoterico per intenderci può piacere o non piacere ma va riconosciuta a Boselli la bravura nel calarci nell'atmosfera dell'antico mondo religioso egiziano. Dispiace non poco comunque vedere il giovane Ahmed complice dei ladri di tombe e personalmente mi lascia perplesso anche la forzatura di associare la civilta egiziana a quelle antiche precolombiane, individuando una radice comune nel mondo scomparso di Atlantide. La teoria è avvalorata dai cultori, ma preciso a scanso di equivoci, si tratta un'opinione personale, criticabilissima.

    Edited by ymalpas - 1/7/2006, 11:44
     
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    Storia da me poco amata per via dell'ultima parte IMO troppo feuillletonistica e piena di colpi di scena 'forzati'. La parte più west è la migliore con Juan Raza e con i ricordi del Morisco (che non era complice di ladri di tombe, bensì amico di archeologhi; che poi, all'epoca, le due categorie a volte si confondessero è un altro discorso). Riguardo i disegni di Letteri, in questa storia c'è l'ultimo barlume di decenza, principalmente nella prima parte.

    TESTI: 7,5
    DISEGNI: 6+
     
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  3. ymalpas
     
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    Giusto. "Ladri" è un termine che ho usato a sproposito, con una certa leggerezza. Vero anche quello che dici su Letteri, in declino, ma ancora guardabile.
     
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  4. bressimar
     
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    non mi è mai piaciuta trppo questa storia all'incirca per gli stessi motivi che avete elencato voi... disegni zero, mi piacciono ivece i personaggi di raza e jesse..
     
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  5. Tex Fanatico
     
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    Come detto ottimamente da Ymalpas, il confine -specialmente lungo lo stato texano- è sempre stato terra bruciata, violenta... il FarWest per antonomasia per dirla tutta. E forse è proprio per questo fatto che spesso le storie "strane" si svolgono in quei bei territori.

    Addentrandomi pure io in questa storia ben architettata che svela il passato del "Brujo" (ammetto che adoro scoprire il passato di Tex e dei suoi pard), mi trovo costretto ad esser maggiormente critico, in principal modo per la mia passione per la storicità.

    Quel che penso sia realmente da sottolineare è, per quanto mi riguarda, il fatto che alla fin fine, per una volta, non è Tex che mette la parola FINE alla storia, ma il buon Juan Raza, dopo essersi "redento".

    Proprio questo fattore, ossia il processo che porta poi ad un cambiamento, m'addolcisce un po' la trama mistica.
     
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  6. rimatt
     
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    Storia complessa e, a quanto dichiarato dallo stesso Boselli, molto difficile da sceneggiare. Eppure, nonostante le imperfezioni già segnalate da voi, l'ho sempre trovata riuscita ed estremamente affascinante: direi anzi che, tra tutte le "boselliane", questa è una di quelle che ricordo più volentieri. E Letteri ci sguazzava, tra certe atmosfere, quindi i disegni rimangono a mio parere discreti: non ai suoi livelli migliori, ovvio, ma comunque dignitosissimi.

    Complessivamente, la storia si merita un 8 o poco meno.
     
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  7. Tex Fanatico
     
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    Mi rendo conto che spesso e volentieri la storia viene "valutata" principalmente per i disegni, cosa che io non ho analizzato in precedenza - (inizio OT) per Rimatt e Ymalpas: qui l'avevo già detto, e forse ai tempi che furono su TWO vi ricorderete che non ho l'abitutine di dare un voto alle storie in quanto non abituato alle vostre scale, quindi spiego le mie impressioni (fine OT)-


    Disegni... che dire?

    Un tratto "superficiale" che rende Tex più giovane di quanto dovrebbe essere, ma che ha il merito d'adattarsi a Raza ed i 2 giovani e nativi.

    I disegni però vengono -da parte mia- dimenticati durante il sussegguirsi dei vari avvenimenti, senza togliere troppo alla storia (non è sempre così!)
     
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6 replies since 25/5/2006, 10:12   148 views
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