[ 172 - 74 ] IL LACCIO NERO

Quartiere cinese

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ymalpas
     
    .

    User deleted


    imageimageimage



    Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
    Disegni: Guglielmo Letteri
    Periodicità mensile: Gennaio 1975 - Maggio 1975
    Inizia nel numero 171 a pag. 105 e finisce nel numero 175 a pag. 36



    La bella e astuta Ah-Toy, la Figlia del Drago, è ai vertici di una nuova e potente thong, un’associazione segreta che ha asservito più della metà della popolazione cinese di Frisco.

    Se la gestione delle numerose case da gioco è affidata direttamente a intermediari come il viscido Wong-Ah-Gum, ogni anno l’affascinante donna fa ritorno col suo veliero nella nativa Hong Kong e risale con una giunca il fiume Peikiang, fermandosi nei diversi villaggi per comprare le figlie dei poveri, che sono quindi messe all’incanto nel mercato di Portsmouth Square [ notizia storica tratta dal San Francisco Chinatown di Charles Dobie ].

    image

    Da Canton, dove viveva con la sua famiglia commerciando merci di ogni genere con il suo disadorno sampang, una tipica imbarcazione orientale larga e piatta, giunge nella cittadina portuale americana il giovane Ho-Nan, che ha seguito in tutti i suoi spostamenti la Figlia del Drago, che ne ha rapito la sorella Min-Ly. Il giovane cantonese spera di ricomprare la sorella evitando così di scontrarsi apertamente contro la potente organizzazione criminale.

    Ma Ah-Toy e il suo fedele alleato Lao-Tan, l’Artiglio Nero, hanno occhi che vedono molto lontano e il suo piano fallisce miseramente nell’umida viuzza dei bassifondi del porto, dove un sicario, l' hatchet man ( l’uomo con la scure, nella parlata gergale cinese ), lo aspetta nell’ombra con il suo laccio di seta nera, dai lunghi pendagli a forma di serpente alato, pronto a soffocarlo.

    Dopo aver trascorso una piacevole serata in uno dei tanti ristoranti di Chinatown, i quattro pards texani e l’amico Tom Devlin sono però testimoni dell’aggressione di Wei-Ho sul suo compatriota, che fallisce grazie al provvidenziale intervento del nostro tizzone d’inferno.

    È la quarta volta che una storia di Tex è ambientata a Frisco e curiosamente riprende e amplifica un singolo episodio dell’avventura precedente [ si veda San Francisco # 155 ] che vedeva nella parte iniziale il ranger alle prese proprio con i cinesi, sempre nei sotterranei della città portuale.

    Anche la gang cinese del “Drago” non è del tutto nuova agli appassionati di Tex, apparendo per la prima volta addirittura nel lontano 1949 nella cittadina di Maricopa, dove gestisce un imponente traffico di oppio [ si veda L’eroe del Messico # 4 e Satania # 5 ]. La setta del “Drago Nero” risorge dalle sue ceneri a Galveston. Quando i quattro pards attaccano il covo della banda, nessuno dei micidiali trabocchetti sotterranei dello spietato Wang, capo della setta di trafficanti d’oppio che tiene in pugno Texas City, riesce a salvarlo dal piombo di Tex Willer! E nemmeno Espinosa, referente messicano della thong cinese, vedrà più la luce del sole! [ si veda Il sicario # 46 ]. Tre anni dopo, sempre a Texas City, ritroviamo un nuovo Drago Nero a capo di una nuova banda di trafficanti d’oppio. Il lugubre covo del nuovo avversario è stavolta in una cripta sotterranea. Il Drago Nero, braccato dai pards, torna nella sua tana per appiccarvi il fuoco, nel tentativo di distruggere le prove della sua losca attività di trafficante. Ma è troppo tardi! Quando la sua vera, insospettabile identità viene scoperta, il Drago Nero tenta un’ultima sortita, finendo schiacciato sotto le ruote di una diligenza! Alla piovra è stata tagliata la testa, ora tocca ai tentacoli: così Kit Willer e Tiger Jack puntano su Hermosillo, in cerca di don Manuel Benavides, ricco hacendero custode dei depositi di droga [ si veda Chinatown # 110 e ss ]. Non dimentichiamo quindi la storia che vede protagonista Mefisto e il Drago Rosso, seppure estranea a questo filone.

    image

    Wong-Ah-Gum è il primo “nemico” di questa storia a fare la conoscenza dei quattro pards. Gestisce la casa da gioco di Dupont Street, la meglio frequentata di Frisco, dove fornisce ai clienti cibi e vini raffinati e li rallegra con danze eseguite dalle migliori ballerine cinesi. È un uomo che non cammina sulla retta via e deve raccontare molte menzogne, contraddicendo uno dei suoi tanti proverbi, per questo motivo Tex, che ne sospetta l’appartenenza alla thong e la complicità nella mega rissa di Chinatown che ha visto protagonista il ranger e i suoi pards, lo tratta con estrema durezza e sono parole roventi quelle sospirate dalle sue labbra che non mancano di allarmare il biscazziere:

    - Che vi dispiaccia non ci giurerei troppo, mister Wong , a meno che alle vostre parole non si debba dare il valore che meritano le frasi che si dicono in simili circostanze!

    - Se mi conosceste meglio, usereste con me un tono diverso, mister Willer.

    - Probabile, mister Wong, e poiché questa è una lacuna che intendo colmare al più presto, vi prometto che farò di tutto per imparare a conoscervi molto bene e molto a fondo!

    Da Wong si mangia bene, per la gioia di Carson ( peraltro del tutto assente il consueto siparietto sul famelico appetito del vecchio ranger ), che poco dopo al tavolo, questa volta della roulette, è protagonista di una delle più geniali scenette mai concepite dalla mente di Gianluigi Bonelli.

    Nel tentativo di scatenare una rissa, che assumerà proporzioni epiche ( ben tredici pagine ), il vecchio cammello inizia infatti provocando l’ignaro e malcapitato croupier:

    - Cosa devo giocare ?

    - E lo chiedete a me ?

    - E a chi diavolo dovrei chiederlo, se non a voi ? Dovete sicuramente conoscere tutti i trucchi della macchinetta che sta girando in questo momento, perciò potete dirmi su quale numero puntare per vincere!

    E poco dopo ecco una delle frasi - storiche - dell’intera saga:

    - Mancherebbe altro di dover perdere dei soldi sacrosantamente guadagnati portando a spasso un mucchio di dannati vitelli

    Per tutti i lettori che non lo hanno conosciuto, questo era il vecchio Carson. Se un pazzo ti insulta, dice Wong, non adirarti e lascia che prosegua per la sua strada, sarà la sua stessa pazzia che lo spingerà alla perdizione. Niente di più sbagliato. Questo gesto di magnanimità nel vecchio cinese, accecato dalla rabbia, che sembra perdonare i suoi avversari che in Dupont Street gli hanno appena demolito il locale è una condanna a morte.

    Fatalmente la Figlia del Drago è meno generosa nei suoi confronti, la morte di Wong è ineccepibile e si pone sulla scia di quella di Wei-Ho, il mancato assassino di Ho-Nan. La thong è implacabile con coloro che falliscono la propria missione e mettono in pericolo l’esistenza dell’associazione, nessuno è intoccabile al suo interno eccetto la stessa Ah-Toy e il suo fedele cane da guardia Lao-tan. L’Artiglio Nero tenta di sottrarlo alla morte, ma la carismatica e intelligente Ah-Toy è inflessibile nella sua crudeltà. Wong si è comportato come uno stupido inetto, dopo tutti gli errori commessi si è giocato la reputazione e l’onore, dice la Figlia del Drago, con la stessa freddezza che caratterizza il suo gesto del tirare il cordone rosso che pende dal soffitto, l’ordine di esecuzione per i fidati uomini della scure. La thong sopprime i suoi membri con estrema facilità, la sorte di Wong, strangolato in una viuzza poco distante è però invidiabile, perché di solito l’Artiglio Nero precipita quelli che commettono un errore direttamente nelle fogne di Clay Street.

    Lim-You, l’uomo che a Canton dirigeva una catena di fumerie, il figlio segreto di Wong, morto quest'ultimo, diventa l’alleato ideale e insperato di Tex, che permette di svelare tutti i misteri della Figlia del Drago e della sua organizzazione. Questo è uno dei punti deboli della storia, d’altronde l’intero albo L’ora della violenza è nel suo insieme piuttosto mediocre, perché suggerisce ai nostri tizzoni d’inferno la soluzione su un piatto d’argento. Vengono così le missioni punitive, a Yreka, sulla Costa dei Barbari, da parte dei muscolosi amici guidati dalla nostra vecchia conoscenza, Lefty Potrero ( peccato siano assenti Bingo e Angelo ), vigilantes improvvisati ( a differenza di quelli che ritroviamo nell’omonimo albo # 63 ), che dopo un ennesimo epico pestaggio, mettono a ferro e fuoco il locale della thong e provocano la tragica morte di un altro biscazziere della setta, Yat-Sing, intrappolato tra le fiamme. I cappucci che celano le loro identità simbolicamente sono la risposta ideale a quello che copre il volto dell’artiglio nero.

    Con un’altra memorabile scorribanda viene distrutto l’altro locale, quello di punta San Pedro, fatto saltare in aria con la dinamite. Mentre la rete si chiude implacabile sull'associazione, non manca però l’ultimo, bellissimo, colpo di coda del drago moribondo. Va in scena dunque il caratteristico carnevale cinese, con la sfilata del drago cinese che si snoda sulle vie di Chinatown e quindi in quelle dell'Alameda Hotel, dove Carson viene rocambolescamente fatto prigioniero e trasportato nei sotterranei di Clay Street, dove l’associazione ha il suo covo. È l’ora della violenza e della vendetta, tra gli artigli del crudele Lao-Tan. La "camera delle torture" non è la “casa delle regine” immersa tra i fumi dell’oppio, il vecchio cammello viene legato a una trave e frustato, mentre le sue ferite sono immediatamente cosparse di sale. La reazione del "vecchio cane dal pelo grigio" è furente, Carson riesce a impossessarsi della frusta e a farne le spese sono ben presto i suoi aguzzini, i guardiani del Drago. Lo stesso Lao-Tan, marchiato nel volto da una scudisciata, furibondo, promette la più dura delle vendette e mostra la botola, quella che i cinesi chiamano con il nome poco rassicurante di "pozzo delle mille morti" e attraverso la botola viene calata la gabbia con il suo macabro inquilino: uno scheletro! L'apertura da infatti su uno dei canali delle fogne di San Francisco, popolato da torme di famelici topi. Coloro che hanno osato sfidare la collera della Figlia del Drago, vengono prima sottoposti alle più raffinate torture e poi rinchiusi nella gabbia che viene calata fino ad immergersi di poche dita, quanto basta perché i piedi della vittima siano a portata dei denti dei topi. Poi la si riporta su per dare il tempo al condannato si recuperare forze e coraggio e si riprende il giochetto fino a quando il cuore del malcapitato regge…

    Nel numero 174, a pag. 78 fa la sua drammatica ed emozionante comparsa il famoso orologio che scandisce, lentamente, il tempo che precede la liberazione del vecchio cammello. Le lancette del tempo corrono veloci verso l'ora del drammatico scontro.

    Mentre il capitano Markam dirige in superficie le operazioni di rastrellamento nel quartiere cinese, Kit e Tiger perlustrano le fogne col signor Brent, che le conosce come le sue tasche. Giungiamo così finalmente alla liberazione di Carson. Con i quattro pards finalmente riuniti insieme, niente è impossibile e i nostri riescono persino a catturare l’Artiglio Nero.

    Lao-Tan cade però nella botola che da sulle fogne, sotto Clay street. Inutile il disperato tentativo di salvataggio, con migliaia di topi che l’assalgono: un ultimo disperato grido ripiomba nelle nere acque del canale ormai pullulante di topi. Una fine che ci ricorda quella di Mefisto.

    La Figlia del Drago non si dà per vinta e prepara la sua fuga, allagando i sotterranei dove si trovano i quattro pards e le sventurate ragazze destinate al mercato di Portsmouth Square. Mossa inutile.

    Ho-Nan riabbraccia la sorella e la polizia mette le mani sulla "bellezza color zafferano".

    Ah-Toy, una delle più grandi avversarie di Tex, è assicurata alle mani della giustizia e un lungo soggiorno l’attende in qualche penitenziario della Costa dei Barbari, dal quale nessun autore si è ancora permesso di farla evadere.

    Tom Devlin è tenuto per buona parte della storia all’oscuro dei metodi, non del tutto ortodossi, usati dai quattro pards e dalla banda di Lefty per debellare la piaga della thong cinese. Lo vediamo così, giornale in mano che avanza perplesso, ci godiamo la simpatica espressione nel volto di Tex, incredulo e bugiardo. Sembra quasi offendersi davanti alle “insinuazioni” del capo della polizia, supportato in questa divertentissima scena anche dal comune amico Mike Tracy:

    - Se ti sembra giusto e logico tentare di mettere in gabbia un lupo feroce che cerca di azzannarti lla gola, sei liberissimo di farlo. Io preferisco puntargli una 45 e gonfiarlo di piombo!

    Non lasciamoci ingannare però dal gioco di parole, alto è il grado di complicità che anima l'irreprensibile capo della polizia di San Francisco, che favorisce giustamente e nessuno ne dubitava, il trionfo della giustizia.

    Una parola sugli autori di questa storia.

    Un Gianluigi Bonelli ispiratissimo, che giganteggia nei dialoghi, moltissimi da antologia.

    Tom Devlin chiede a Tex se ha bisogno di una scorta.
    - Scherzi ? gli risponde lui.
    - Come non detto, continua Tom, era una proposta fatta a fin di bene.
    - Kit, hai un fazzoletto ?

    image

    Proprio attraverso i dialoghi, Bonelli sottolinea la complicità affettuosa di Tex e suo figlio.

    Il ruolo svolto da Kit Willer in questa storia è assai interessante ed è trattato con infinita accuratezza dallo sceneggiatore. Piccolo Falco è sempre in primo piano e per una volta mette in ombra Tiger.

    image

    Un grande elogio va speso anche per l’immenso lavoro di Guglielmo Letteri, di cui potete vedere sopra una vignetta che esemplifica la cura prestata dal disegnatore nel dare un volto e un corpo, se non addirittura un'anima a due “cattivi” della storia, che hanno lasciato una tanto profonda impressione nella nostra memoria. Semplicemente grandissimo!.

    .
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Le forum c'est moi

    Group
    Administrator
    Posts
    5,205

    Status
    Offline
    Ymalpas, dici sempre tutto tu, non è giusto!

    (scherzo :P )

    Storia perfetta, con comprimari e nemici degni dei pards, mai banali e indimenticabili. Della storia si ricordano però le scazzottate veramente da antologia, condite da battute del tipo:

    Carson: Roba da far piangere un vitello! "Non so niente!", dice l'illustre Lo-Wei!
    Tex: Ragione per cui, Mister Lo-Wei si becca questo! (segue uppercut di destro che fa volare il povero ^limoncino^ tra i compari).

    :lol:

    Letteri non è da meno, meticoloso, quando serve, contrariamente a quanto dicono i suoi detrattori è capace di fare vignette dettagliate. I suoi personaggi sono ricchi di personalita ed Ah-Toy è una gn... ehm........... :oops:

    Insomma :fififi: :

    TESTI: 10
    DISEGNI: 10

    Uno dei Classici del Periodo d'Oro di Tex :worthy: .
     
    .
  3. ymalpas
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Mister P @ 30/6/2006, 12:18)
    Ymalpas, dici sempre tutto tu, non è giusto!

    :diabolico: Magari fosse vero... :P

    Sai P, è emozionante l'attimo iniziale, quello quando prendi la penna in mano e pensi: e adesso che scrivo ? :D :D :D

    Il metodo è sempre lo stesso, quello di lasciar parlare la storia da sola.

    Comunque ci sono almeno un altro paio di scenette irresistibili che meritano un commento.

    Ma quelle le lascio a voi ( ehm... a chi ha voglia cioè di rileggersi ben 371 tavole! )

    Vada per un piccolo aiutino, sono entrambe nell'albo IL LACCIO NERO, un capolavoro!
     
    .
  4. due
     
    .

    User deleted


    Ti sei mai dato al giornalismo? :huh:

    Storia fenomenale, con un Carson in grosse difficoltà. dalla cover sembra moribondo, e Tex pronto a dargli l'ultimo clpo, per non farlo soffrire!
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Le forum c'est moi

    Group
    Administrator
    Posts
    5,205

    Status
    Offline
    Due, vabbé che sei ancora giovincello, ma la tua fantasia scalpita un po' troppo :woot: ... Carson è dignitosissimo ed eroico mentre subisce le torture, altro che il bisteccomane di stmapo nizziano...
     
    .
  6. bressimar
     
    .

    User deleted


    mi associo a p.... dice sempre tutto ymalpas.... :goodbyetoyou: :lol:
     
    .
  7. ymalpas
     
    .

    User deleted


    A nessuno di voi è venuta in mente l'associazione con la recente storia di Mefisto ( quella di Nizzi ) ?

    Riassumendo:

    1 ) Carson è fatto prigioniero.

    2 ) Mefisto aspetta di aver tutti gli altri pards tra le sue mani prima di ammazzarlo.

    3 ) La fine che ha progettato per loro è la stessa che si proponeva Lao-Tan, cioè darli in pasto ai topi... ( anche se in questo caso il riferimento va obbligatoriamente anche al Figlio di Mefisto ).

    Per chi vuole, ci sarebbe da analizzare il comportamento di Carson, facendo un parallelo tra le due diverse ( ma non troppo ) situazioni.
     
    .
  8. ANTHONY STEFFEN
     
    .

    User deleted


    Una storia che non leggo da almeno 15 anni.
    Quindi prima di postare dovrei rileggerla. :(
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Le forum c'est moi

    Group
    Administrator
    Posts
    5,205

    Status
    Offline
    CITAZIONE (ymalpas @ 1/7/2006, 09:28)
    A nessuno di voi è venuta in mente l'associazione con la recente storia di Mefisto ( quella di Nizzi ) ?

    Riassumendo:

    1 ) Carson è fatto prigioniero.

    2 ) Mefisto aspetta di aver tutti gli altri pards tra le sue mani prima di ammazzarlo.

    3 ) La fine che ha progettato per loro è la stessa che si proponeva Lao-Tan, cioè darli in pasto ai topi... ( anche se in questo caso il riferimento va obbligatoriamente anche al Figlio di Mefisto ).

    Per chi vuole, ci sarebbe da analizzare il comportamento di Carson, facendo un parallelo tra le due diverse ( ma non troppo ) situazioni.

    Credo che sia una pura coincidenza. La storia dei topi è un chiaro riferimento al # 125 e, principalmente, abbiamo due Carson diversi, quello del LACCIO NERO coi controc..., quello della Nizzata solo un pallido ricordo del Vecchio Cammello che fu.

    Edited by Mister P - 2/7/2006, 09:20
     
    .
  10. due
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Mister P @ 30/6/2006, 16:55)
    Due, vabbé che sei ancora giovincello, ma la tua fantasia scalpita un po' troppo :woot: ... Carson è dignitosissimo ed eroico mentre subisce le torture, altro che il bisteccomane di stmapo nizziano...

    Parlavo della cover e dell'impressione avuta da piccolo! ^_^
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Le forum c'est moi

    Group
    Administrator
    Posts
    5,205

    Status
    Offline
    Quindi non è passato così tanto tempo :shifty: ...
     
    .
  12. due
     
    .

    User deleted


    solo perché sei l'admin... :mosocazzituoi: :punizione:
     
    .
11 replies since 30/6/2006, 09:19   315 views
  Share  
.