BOOMTOWN

Quando le città nascevano nel giro di un mese

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Le forum c'est moi

    Group
    Administrator
    Posts
    5,206

    Status
    Offline
    Parliamo di questo argomento interessante. Durante l'Epopea del West, le boomtown furono uno dei lati neri della frontiera. Sorte intorno ai giacimenti d'oro o d'altri metalli oppure lungo le ferrovie, diventavano nel giro di pochi mesi ritrovo non solo di minatori e operai, più dirigenti, cuochi, fabbri ecc... ma anche di gamblers, truffatori, magnacci, entreineuses, avventurieri, ricchi accalappiatori e, cosa che si tende ad ignorare, massoni. Gli operai ei minatori ognis era perdevano al tavolo di gioco o al bancone tutto quanto guadagnato, mentre dietro le quinte si manovravano decine di migliaia di dollari, si facevano promesse, ricatti e quant'altro. Che ne dite voi?

    A presto!
     
    .
  2. bressimar
     
    .

    User deleted


    bè, indubbiamente un argomento affascinante.. credo che come dici tu, il fatto che alla fine a guadagnare non fossero i minatori, fosse praticamente inevitabile...
     
    .
  3. Tex Fanatico
     
    .

    User deleted


    Volevo già scriverlo prima... lascio lo spazio a Doc per rispondere dato che sò che ha scritto un buon articolo (che vedrete sul sito di Tex appena decido come impostarli)
     
    .
  4. ANTHONY STEFFEN
     
    .

    User deleted


    Sicuramente le Boom Town sono un argomento affascinante del selvaggio Wesr;citta' che si costruivano in un batter d'occhio e altrettanto velocemente venivano abbandonate una volta esaurito il filone d'oro,dando vita alle cosidette "Ghost Town" covo di banditi e fuorilegge di ogni razza e di serpenti a sonagli.
    Il cinema western ha girato molti film ambientati nelle Ghost Town e anche il nostro Tex si imbatte sovente in questi posti dimenticati da Dio.
     
    .
  5. bressimar
     
    .

    User deleted


    mi piacciono molto come ambientazioni.. adoro le storie in cui i personaggi capitano da queste parti...
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Le forum c'est moi

    Group
    Administrator
    Posts
    5,206

    Status
    Offline
    Anche a me. Adoro la saga blueberryana del cavallo di ferro (voll. 7/10), dove, oltre al mito della ferrovia in espansione, con la concorrenza tra le due compagnie costruttrici, al dramma degli indiani che non trovano più bisonti da cacciare, e alla vicenda del Generale Allister, personaggio creato ad hoc per retrodatare al 1867 certe neffandezze di un Custer dipinto come uno spietato, ottuso ed ambizioso militare, c'è la mitica boomtown ferroviaria, da dove parte la vicenda (con tanto di storico cattivo ad hoc, l'uomo con la mano di ferro).
     
    .
  7. DocHolliday
     
    .

    User deleted


    Sì, le Boom Town sono davvero uno degli elementi più affascinanti della Frontiera. Non quanto per come sono o come nascono, ma per cosa diventano.
    Sorgevano spesso in una sola notte, organizzate dai primi cercatori d'oro che avevano raggiunto la zona e scoperto un apparentemente ricco giacimento d'oro e che avevano bisogno di un tetto sotto cui dormire e di whisky con il quale scaldarsi durante la notte. Così in fretta e furia venivano tirate su decine e decine di tende, che fungevano da saloon, da chiesa, da emporio, da barbiere, da ufficio scambi, da ufficio postale, da armaiolo... Se poi il villaggio costruito con così poco dava l'impressione di poter resistere qualche mese, allora si provvedeva a costruire rozze baracche di legno. E quasi sempre i soli ad occupare questi edifici erano i saloon che, come sappiamo, nel West avevano priorità persino sulle chiese.
    Ma l'oro non sempre era l'unico motivo per cui questi miseri segni di urbanizzazione nascevano: la ferrovia era un altro elemento che partecipò a crearli. Nascevano così, da principio, poche rozze baracche disposte lungo i binari, che costituivano luogo di sosta e ristoro per i passeggeri del treno. Se tale "attività" riscuoteva parecchio successo, ecco che alle poche baracche venivano celermente aggiunte tende e altre baracche, fino a formare un abbozzo di cittadina.
    Queste città, lo ricordo, non erano i capolinea - che riscossero molto successo e non diventarono "ghost", perlomeno non in breve tempo - bensì luoghi di sosta lungo la strada ferrata.
    Altro motivo per cui queste boom town nascevano erano le risorse naturali di un certo luogo. Grande disponibilità di legname (foreste) o di acqua (laghi, fiumi), attiravano grosse folle che costruivano così il loro bel villaggio.
    E' questa la storia delle boom town che, ci tengo a precisare, non sempre erano destinate a diventare ghost.
    Lo diventavano se e quando ciò per cui erano state costruite si esauriva o veniva a mancare o non era più redditizio per mille motivi.
    Così se le miniere d'oro, o d'argento, o di rame, o di piombo, o di zinco si esaurivano, o se le tappe dei treni ignoravano gli ammassi di costruzioni e tiravano dritte alla loro vista, o se le foreste venivano completamente spogliate degli alberi e i fiumi, per cause naturali, cambiavano corso o si prosciugavano, ecco allora che tutte quelle boom town si svuotavano molto rapidamente. E così nel corso degli anni, ormai dimenticate e ignorate, si trasformavano in tane per lupi e desperados, che trovavano sicuro rifugio dalla legge tra quelle baracche ormai marce, piene di buchi, polvere e ragnatele.

    Questo è per quanto riguarda la nascita e la morte di queste cittadine.
    Nella prossima "puntata", se vi è piaciuta questa, vedrò di approfondire meglio il discorso dei loro "abitanti".

    Un caro saluto
     
    .
  8. Tex Fanatico
     
    .

    User deleted


    Bravo Doc, sapevo che facevo bene a lasciarti scrivere :trapper:


    Solo una piccola aggiunta all'analisi della nascita delle BoomTown in relazione alla ferrovia.


    Ossia, quello delle speculazioni.

    Mi spiego. Il tracciato era conosciuto, e dato che le locomotive avevano bisogno d'acqua per raffreddare la caldaia, ecco che si speculava facendo interi paesi vicini ai centri d'acqua lungo la linea. Questo perchè i treni dovevano fermarsi e fare rifornimento di questo prezioso liquido, e dato che richiedeva tempo... bhè, i saloon eran pronti ad accogliere i viaggiatori.

    A volte ciò funzionava, facendo addirittura prosperare queste città, a volte invece la ferrovia cambiava strada, e a questo punto non avendo niente per guadagnare, ecco che si partiva, verso nuove avventure.
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Le forum c'est moi

    Group
    Administrator
    Posts
    5,206

    Status
    Offline
    Al fenomeno delle boomtown sorte presso i tronconi ferroviari s'è ispirata la vicenda trattata nel numero 1 di MV :wub: ...
     
    .
8 replies since 1/6/2006, 12:50   125 views
  Share  
.