Guglielmo Letteri

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  1. due
     
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    Un minuto di silenzio per questo, grandissimo a dir poco, artista...
     
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    R I P cry.gif
     
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  3. due
     
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    Scusa l'OT, ma RIP sta per?
     
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    Riposa In Pace o Rest In Peace.
     
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  5. vace
     
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    scusate la mia mancanza di informazione in merito:
    ma quando è mancato Letteri?... nn ricordo...
     
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    Il 2 febbraio. Ma lo si è saputo il 6.
     
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  7. due
     
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    Purtroppo...
     
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  8. EagleOfTheNight
     
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    disegnatore pastoso e "legnoso" che ha dato vita a storie memorabili come LO SFREGIATO, LA LEGGE DEL PIU' FORTE, L'INAFFERRABILE PROTEUS etc..

    un pezzo importante della storia di Tex
     
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  9. due
     
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    Dal sito della SBE:

    CITAZIONE
    Per annunciare ai lettori la triste notizia relativa alla morte del disegnatore Guglielmo Letteri, Sergio Bonelli ha scritto questo testo, che verrà pubblicato sul n. 545 di Tex, in edicola dal 7 marzo prossimo, e che qui vi anticipiamo:

    Cari amici,
    il piccolo mondo delle nuvole parlanti è diventato più vuoto e più triste. Ma più tristi siamo soprattutto noi di via Buonarroti e voi che, sparsi sia in tutt’Italia sia nel resto del pianeta, continuate a sfogliare con emozione le pagine di Tex. Uno dei nostri “storici” amici e collaboratori, Guglielmo Letteri, è scomparso il 2 febbraio 2006, nella sua città, Roma, dove era nato nel 1926. Come ho avuto occasione di dire altre volte, quasi tutti i “fumettari”, quando giungono alla fine della vita, escono di scena con discrezione, all’insaputa dei lettori, e nella pressoché totale indifferenza dei mezzi di comunicazione di massa, disponibili, se va bene, a dedicar loro qualche riga frettolosa. Nel caso di cui stiamo parlando, la mancanza di notizie è stata giustificata dall’atteggiamento estremamente riservato dello stesso Letteri, che, infatti, ha avuto occasione di dichiarare: “A me piace moltissimo disegnare i fumetti, ma sono un tipo un po’ schivo e preferisco vivere al margine dell’ambiente che si crea intorno a quel mondo”.
    A dispetto, quindi, di tutti gli inviti che gli pervenivano da editori, organizzatori di rassegne, critici e colleghi, dall’anno della sua prima visita nel nostro ufficio (il 1964, quando illustrò le pagine iniziali della mini-serie di “Rick Master”) fino a oggi, Letteri non fece nessuna (o quasi) comparsa ai “classici” festival di Lucca, di Treviso, oppure a Torino, Mantova, Genova, Padova e via dicendo, ovvero le città toccate dalla mostra itinerante di Tex nei suoi vari spostamenti. Eppure, di buoni motivi per girare l’Italia immergendosi nello stesso bagno di folla cui si sottoponeva con soddisfazione la maggior parte dei suoi compagni di “scuderia”, ne avrebbe avuti, eccome! Il pubblico di Aquila della Notte, infatti, pur essendo affezionatissimo al segno grafico del primo illustratore, Aurelio Galleppini, aveva accolto favorevolmente la storia che vide esordire Letteri nell’equipe texiana, “Il tesoro del tempio” (ne potete vedere una tavola proprio in questa pagina), dimostrando immediatamente ammirazione e apprezzamento verso di lui. Professionista incontentabile e, di solito, esageratamente severo con se stesso, Letteri metteva spesso in discussione i risultati del proprio lavoro, pronunciando frasi che mi facevano sobbalzare sulla sedia: “Mi è venuto male, non mi piace proprio. Fosse per me, brucerei tutto!”.
    Al contrario di lui, io e tutti i lettori avevamo la certezza che quel disegnatore ancora poco noto in Italia (per i lunghi anni di lavoro trascorsi in Argentina), sarebbe diventato uno dei più amati narratori della saga del Ranger. Ma, qualcuno di voi si chiederà, “se Letteri era così schivo e riservato, da dove hai ricavato le dichiarazioni riportate più sopra?”. È presto detto: le ho trovate fra le pagine del volume di cui vedete qui accanto la copertina, pubblicato nel 1998 da Glamour International Production, in collaborazione con la nostra Casa editrice e l’organizzazione di Lucca Comics. In tale occasione, tre competenti fumettofili – Moreno Burattini, Stefano Priarone e Antonio Vianovi – riuscirono a strappargli quella che ho ragione di pensare sia rimasta l’unica intervista da lui concessa. Io stesso, però, avevo sempre lungamente chiacchierato con lui; nel corso dei nostri frequenti incontri che avvenivano a Roma o a Milano, Letteri (lo vedete in alto, in un autoritratto giovanile) si rivelava conversatore affabile e appassionato, ben disposto a lasciare da parte un argomento che ci accomunava, i fumetti, per affrontarne un altro non meno vicino al cuore di entrambi, la musica jazz, della quale Letteri, in veste di chitarrista, era stato un esecutore apprezzato, in una formazione chiamata Crystal Trio.
    Sergio Bonelli
     
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    CITAZIONE
    In tale occasione, tre competenti fumettofili – Moreno Burattini, Stefano Priarone e Antonio Vianovi – riuscirono a strappargli quella che ho ragione di pensare sia rimasta l’unica intervista da lui concessa.


    Se il Vecchio navigasse in Internet saprebbe che esiste anche l'intervista sul forum di Zagor.
     
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  11. Giudice Colt
     
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    Un mito nella storia di Tex e i miti non si toccano.......

    riposa in pace Guglielmo..........
     
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10 replies since 6/2/2006, 20:35   429 views
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