Eroi dimenticati

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  1. Antonio Gatti
     
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    CITAZIONE (Mister P @ 2/11/2006, 19:55)
    Rubio, Rommel mi sembra tutt'altro che dimenticato :blink: ...

    Appunto, diciamo pure che è fin troppo pubblicizzato.... ;)
     
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  2. rubio
     
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    Si ma su un articolo di Libero lo avevano demolito facendolo passare per una persona dipendente da psicofarmaci colpevole del pessimo andamento della guerra in Nordafrica.
     
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  3. Antonio Gatti
     
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    CITAZIONE (rubio @ 3/11/2006, 09:40)
    Si ma su un articolo di Libero lo avevano demolito facendolo passare per una persona dipendente da psicofarmaci colpevole del pessimo andamento della guerra in Nordafrica.

    Che prendesse psicofarmaci è un fatto.
    L'andamento della guerra in Nordafrica non fu "pessimo" secondo me, ma neanche superlativo. Rommel giocava molto sulla pelle dei soldati se gli andava bene era considerato un genio, se bucava di solito finiva in macello. Ma sai quanto gliene fregava, in fondo la maggior parte della carne da cannone erano "solo italiani".
    Rommel era high-risk come certi portafogli azionari. Quando andava bene, magnifico. Grandi risultati, fama di comandante geniale. Ma a correre grandi rischi, quando prima o poi ti va male, ti va male alla grande. In quel caso, bè, c'era sempre un capro espiatorio: gli italiani, che peggio di come gli era andata nel dicembre 40 - gennaio 41 non gli poteva andare, e quindi erano plausibili come responsabili di tutto quando le cose andavano storte.
    Inoltre i colleghi russi e tedeschi di Rommel, che combattevano sul fronte orientale, operavano le stesse identiche "geniali" manovre di Rommel quuotidianamente, a volte anche più volte al giorno, su un fronte più ampio, contro un nemico molto più agguerrito e per una posta in palio più alta. Vi chiederete: perchè allora Rommel è conosciuto e quegli altri no? Semplice: Rommel ha combattuto contro gli inglesi e siccome noi viviamo in una società profondamente anglocentrica conosciamo Rommel ma magari non abbiamo mai sentito parlare di Nikolaj Vatutin, per dirne uno. C'est la vie.
     
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  4. rubio
     
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    Rommel ha combattuto contro gli inglesi ma è uno sconfitto
     
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  5. rubio
     
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    Philippe Pétain

    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Philippe PétainHenri-Philippe-Omer Petain (Cauchy-à-la-Tour 24 aprile 1856 - L'Île-d'Yeu 23 luglio 1951) è stato un militare e statista francese.

    Salvatore della Francia del 1917, a capo del governo collaborazionista di Vichy dal 1940 al 1944, Pétain rappresenta l'estrema umiliazione dell'orgoglio nazionale avvenuta sotto la dominazione nazista: nessun altro governo Quisling ebbe un capo così illustre.

    Generale d'armata nel 1916, fermò l'offensiva tedesca a Verdun.
    Dopo aver comandato le armate del centro, nel maggio 1917 gli furono affidate quelle del nord e nord-est: ancora una volta fermò le grandi offensive nemiche, creando le premesse strategiche della successiva vittoria.

    Maresciallo di Francia alla fine della guerra, combatté ancora in Marocco nel 1925-1926, fu eletto all'Accademia di Francia nel 1929, divenne ministro della Guerra nel 1934.

    Nel 1939 fu ambasciatore in Spagna presso Francisco Franco, dove restò nei primi mesi della Seconda guerra mondiale, fino alla rottura del fronte operata dai tedeschi nel maggio 1940. Pétain fu allora richiamato in patria e nominato vicepresidente del Consiglio sotto Paul Reynaud.

    Un mese dopo, profilandosi ormai la sconfitta inevitabile, al vecchio maresciallo (aveva già 84 anni) fu affidato il compito di costituire un nuovo governo e di trattare l'armistizio.

    "Qualcuno doveva farlo", dicono i suoi difensori.

    "Ho conservato una Francia dolente ma viva", disse lui stesso.

    Ma gravi ombre pesano sulla sua azione di governo: si fece decretare i pieni poteri per instaurare un regime autoritario e retrogrado, permise l'ascesa di un uomo capace di ogni doppiezza come Pierre Laval, e quando i tedeschi violarono le clausole dell'armistizio scatenando ogni sorta di persecuzioni, Pétain le accettò oltre i limiti del suo onore e di quello della nazione.

    Con la liberazione della Francia Pétain fu portato in Germania, a Sigmaringen, e solo alla fine della guerra, il 24 aprile 1945, si costituì alla frontiera svizzera per essere processato.

    Fu accusato di tradimento e condannato a morte ma la pena gli fu commutata al carcere a vita.

    Fu internato a L'Île d'Yeu a 89 anni dove morì sei anni dopo.

    Io personalmente non penso che Petain sia un traditore credo che lo spettacolo di cadaveri che aveva visto sui campi di battaglia della prima guerra mondiale gli avesse fatto capire che era stupido andare al massacro. E' facile acclamare De Gaulle come un eroe, ma la gente in realtà dimentica che De Gaulle scappò via dalla Francia mentre Petain rimase a trattare la resa

    Pierre Laval

    Pierre Laval, (Càteldon, Puy-de-Dòme 1883 - Fresnes 1945), uomo politico francese, guidò il governo collaborazionista di Vichy nel periodo dell'occupazione tedesca, durante la seconda guerra mondiale. Tra il 1931 e il 1935 fu più volte ministro. Come ministro degli Esteri, nel 1935 concluse un patto di mutua assistenza militare con l'Unione Sovietica e, con l'Inghilterra, il cosiddetto accordo Hoare-Laval, con cui i due paesi riconoscevano, in pratica, legittimità alle mire espansioniste dell'Italia fascista in Etiopia.L'indignazione dell'opinione pubblica per questo accordo ne causò l'annullamento e provocò la caduta del governo Laval (gennaio 1936).
    Sconfitta la Francia dai tedeschi, nel giugno del 1940 Laval, che aveva voluto la pace a ogni costo, divenne vicepresidente del consiglio del governo provvisorio collaborazionista, con sede a Vichy, e braccio destro del primo ministro, il maresciallo Henri-Philippe Pètain, che concluse l'armistizio con la Germania. Due anni dopo Laval, divenuto capo del governo, collaborò pienamente con le potenze dell'Asse. Abolì gli ultimi resti del sistema parlamentare e impostò il governo di Vichy sulla base dei principi totalitari della Germania nazista. Dopo la liberazione della Francia venne processato e giudicato colpevole di alto tradimento e collaborazione con il nemico; il 15 ottobre 1945 fu giustiziato.

    https://digilander.libero.it/secondaguerra/laval.html
     
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  6. Antonio Gatti
     
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    CITAZIONE (rubio @ 3/11/2006, 16:31)
    Io personalmente non penso che Petain sia un traditore credo che lo spettacolo di cadaveri che aveva visto sui campi di battaglia della prima guerra mondiale gli avesse fatto capire che era stupido andare al massacro. E' facile acclamare De Gaulle come un eroe, ma la gente in realtà dimentica che De Gaulle scappò via dalla Francia mentre Petain rimase a trattare la resa

    Anch'io penso che Pètain non potesse fare altro sinceramente. Però penso che il coraggio personale e la dirittura morale di De Gaulle siano del tutto fuori discussione. Altro che Badoglio, Bastico e compagnia.... :( :cry:
     
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  7. rubio
     
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    Io cercavo informazioni su Lebed ma non ho trovato nulla
     
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  8. Antonio Gatti
     
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    CITAZIONE (rubio @ 3/11/2006, 16:48)
    Io cercavo informazioni su Lebed ma non ho trovato nulla

    Intendi Alexander Ivanovich Lebed? Effettivamente non c'è molto su di lui, qualche sito in inglese con la bio essenziale e poco altro, il resto è tutto in russo, gulp!
     
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  9. rubio
     
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    continuerò a cercare
     
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    Rubio, Pétain e Laval che c'entrano nell'elenco degli eroi dimenticati :rolleyes: ?
     
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  11. rubio
     
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    Forse ho trovato la biografia di Lebed.... da tradurre naturalmente.

    Riguardo Petain e Laval ritengo che siano degli eroi perchè non scapparono come fece De Gaulle, è facile fare una guerra parlando dal microfono di una radio mentre altri muoiono al tuo posto
     
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  12. rubio
     
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    Massu, Jacques

    generale francese (1908). Partecipò alla campagna di Indocina (1945-1947) e comandò nel 1956 le truppe paracadutate a Porto Said. Avuto un comando in Algeria, fu tra i protagonisti della repressione del movimento indipendentista algerino, appoggiando le tesi degli oltranzisti che sfociarono nei pronnunciamenti militari che portarono alla crisi del maggio 1958.




    raoul salan (1899-1984) era un generale dell'esercito francese, comandante delle truppe in Algeria.

    Si oppose alla politica gollista tendente a creare le condizioni per la pace e l'indipendenza in Algeria, per cui fu esonerato dall'incarico e collocato a riposo.

    Organizzatore e capo dell'OAS, fu il mandante morale di oltre duemila attentati terroristici che provocarono la morte ed il ferimento di migliaia di persone, francesi ed algerini.

    Catturato sotto false spoglie dalla polizia francese, fu processato e condannato alla pena dell'ergastolo, salvandosi dalla ghigliottina solo grazie alle attenuanti riconosciutegli dal tribunale.

    L'estremismo nazionalista, che molti confusero in buona fede con il patriottismo, condusse la Francia verso una guerra fratricida, alla crisi delle istituzioni democratiche, alla confusione dei valori morali, e ha obiettivamente danneggiato gli stessi interessi della Francia in Algeria.

    su Massu e Salan è un po poco, sono molto deluso
     
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    Anche questi due mi sembrano tutt'altro che eroi. Anzi.
     
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  14. rubio
     
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    Si tratta di uomini che per la Francia avevano combattuto e si sentirono traditi
     
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    Bell'eroismo soffocare la voglia d'indipendenza d'un popolo!!!
     
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