Eroi dimenticati

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  1. Antonio Gatti
     
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    CITAZIONE (rubio @ 1/11/2006, 10:08)
    Benissimo e allora che aspetti a metterli in questo post?

    Raccontare la loro storia è al di sopra delle mie possibilità temporali, ci vorrebbero libri altro che post.
    Ovviamente va considerato che le guerre napoleoniche sono in assoluto le più difficili da comprendere insieme alle guerre civili romane del III secolo. Perchè? Semplice: perchè i comandanti hanno un'intelligenza notevolmente superiore alla media ed è difficile per l'uomo comune capire i perchè di persone così intelligenti. Naturalmente questo tipo di guerre è un'altra cosa rispetto alle più strombazzate guerre inglesi contro gli Zulu, o altre colonialate da terzo mondo. Si tratta di guerre durissime che durano decenni (le guerre della rivoluzione e dell'Impero inziano nel 1792 e finiscono nel 1815!) e in cui è in palio la sopravvivenza stessa di un'idea, a volte persino di una civiltà (guerre romane del III secolo) perciò i comandanti idioti tendono a sparire e ad essere rimpiazzati dai migliori uomini sulla piazza. La rivoluzione francese rischia di sparire e si affida a Napoleone. Dopo le grandi sconfitte di Austerlitz, Jena, Friedland gli alleati non possono più permettersi poveri generalucci come Mack, Kutuzov, Hohenlohe, Beaulieu, Wurmser e si affidano ai veri soldati con cervello.
    Effettivamente la rivoluzione francese comporta delle novità: prima novità sono i comandanti così troviamo in campo terribili, maleducatissimi, generali francesi Lannes, Massena, Napoleone etc. controaltari a dei poveri soggetti in parrucca bianca duchi di qua, baroni di la ma fisicamente e mentalmente deboli con crisi caratteriali distruttive (es. Wurmser a Castiglione). In pratica nell'esercito francese veniva premiato il merito negli altri eserciti no. Già questo di per se è l'unico fattore determinante delle vittorie che vanno dal 1796 al 1800.
    Dopo il 1800 l'esercito francese migliora moltissimo e sarà via via sempre superiore qualitativamente ai propri nemici a partire dal 1805, l'esercito francese del 1815 è probabilmente il migliore messo in campo. Accadrà però che a condurre gli eserciti alleati non ci saranno più inebetiti imparruccati-incipriati ma uomini tipo Bulow, Blucher, Schwartzenberg perfettamente all'altezza di affrontare i marescialli di Francia Macdonald, Ney, Marmont e quindi i francesi vengono sconfitti. Ovviamente.
    Idem per l'Impero Romano: la repubblica ci metteva anni a assoggettare poveri cristi come ispani, galli e altri poveracci senza la minima possibilità di vittoria; questo perchè il sistema militare repubblicano promuoveva per virtù di nascita e non di meriti. Ecco così che bastava un Giugurta, cioè il sovrano di una regione periferica nel mezzo del deserto africano, a umiliare i poveri nobilastri come Aulo Albino che li affrontavano. Poi è arrivata la grande stagioni delle guerre civili e delle guerre per la sopravvivenza dell'Impero, così Roma non si poteva più permettere poveri nobilotti scemi come Aulo Albino o Varrone, ma deve tirare fuori Caio MArio, Cesare, Augusto, Gallieno, Aureliano, Costantino. Più Roma si fa grande più le cariche vengono affidate a gente di merito al di là delle nascite. Settimio Severo è un ebreo africano di oscure origini, Costantino è figlio bastardo, Diocleziano proviene da una famiglia di schiavi, Aureliano è un soldataccio albanese, Massimino il Trace un ex-centurione mezzo sangue goto-alano. Questa gente assurge al trono grazie alle qualità non alle raccomandazioni in base ad assurdi diritti nobiliari.
    La vita in genere provvede a sbarazzarsi, nei periodi più difficili, degli idioti e si rivolge agli uomini: è normale.
    Quindi capirete che non posso racchiudere in poche righe questi uomini, ma se avete qualche argomento specifico da proporre sarò lieto di aprire un dibattito.






     
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32 replies since 26/10/2006, 10:03   13475 views
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