Cattolici e Nuovo Partito Democratico

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  1. rubio
     
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    Proviamo a rissumere quello che è accaduto in quasi un secolo di storia italiana arrivando al giorno d'oggi. Con l'entrata dei piemontesi a Porta Pia il 20/09/1870 viene fondato il Regno d'Italia, permangono tuttavia dei grossi problemi perchè gli italiani sono molto diversi da nord a sud. Nel nord è più facile che un piemontese capisca un francese che un calabrese e un pugliese e questo sarà sempre un problema che permarrà per anni insito nella cultura italiana. I piemontesi e il pensiero politico liberale erede delle tradizioni illuministe e napoleoniche pensò di unificare l'Italia senza rendersi conto dei grossi problemi del sud e per favorire il nord e le sue industrie danneggiò irreparabilmente l'economia del sud e ai suoi abitanti restavano poche scelte: il brigantaggio o emigrare. I cattolici dopo la fine dello stato Pontificio vennero esclusi dalla politica in parte per il non expedit del Papa e in parte per una politica anticlericale portata avanti da casa Savoia. Con l'avvento delle ideologie socialiste prima, comunista e fascista poi la partecipazione alla vita politica italiana da parte della popolazione cominciò ad allargarsi anche ai ceti più poveri (Mussolini, Nenni e De Gasperi di certo non appartenevano alla nobiltà e all'alta borghesia). Con l'avanzata dei socialismo i liberali si resero conto che era necessario cercare l'alleanza delle forze cattoliche e molto gradualmente il liberalismo italiano cominciò ad avvicinarsi al cattolicesimo. Con l'avvento del fascismo la Chiesa Cattolica sfruttò al massimo l'opportunità di rioccupare il suo "posto al sole" con il Concordato del 1929 che restituì alla Chiesa molti privilegi e prebende. Con lo scoppio della guerra prima e con l'esperienza della guerra civile (1943 - 1945) l'unica forza politica e morale in grado di resistere alla tempesta che aveva travolto le istituzioni italiane fu proprio la Chiesa, l'esercito era allo sbando, la classe politica in fuga, gli imprenditori facevano una faccia davanti ai tedeschi e un'altra ai partigiani e agli alleati. In tutta questa confusione generata anche dal fatto che c'era un Partito Comunista dipendente da Mosca e che era uno di quelli maggiormente appoggiati e finanziati e che non si sapeva cosa avrebbe fatto dopo la guerra solo la Chiesa Cattolica fu in grado di parlare al popolo con la creazione della Democrazia Cristiana. Ma attenzione la Democrazia Cristiana era erede del Partito Popolare di Sturzo (Un partito che si poneva a destra) mentre la Democrazia Cristiana era un partito di centro che tendeva a sinistra come ebbe a dire De Gasperi. Dal 45 al 48 l'Italia uscì dalla guerra e la Democrazia Cristiana appoggiata sia dal Vaticano ebbe vita facile per andare al governo e restarvi der più di sessanta anni, e fu molto facile perchè non prendeva solo i voti dei cattolici ma anche di tutti quegli anticomunisti che delusi dalle aspettative del fascismo erano passati alla Democrazia Cristiana. Con l'imborghesimento del Partito Comunista italiano e l'avanzata dei socialisti per opera di Craxi la Democrazia Cristiana perse molti voti partecipando tuttavia anche ai governi di centrosinistra. Il resto della storia la conoscete con il crollo del Muro di Berlino prima e tangentopoli dopo vennero meno le ragioni per sostenere la Democrazia Cristiana diventata ormai una forza politica inutile, corrotta e collusa con i poteri mafiosi nel Sud Italia. Con l'entrata in politica di Berlusconi e la svolta politica di Fiuggi da parte di Fini le carte della politica italiana vennero rimescolate con la creazione di due coalizioni di centro destra e di centro sinistra.... continua (ho un cliente)
     
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27 replies since 11/10/2006, 20:38   507 views
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