TEX, VITA QUOTIDIANA DI UN EROE

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  1. ymalpas
     
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    CITAZIONE
    Per molti versi la visione che emerge dalle pagine del fumetto costituisce un rovesciamento della realtà storica.

    In effetti mi riferivo proprio al fatto che le riserve sono generalmente viste nelle pagine degli albi di Tex come una sorta di parco naturalistico... almeno quella navajo! La realtà, anche nel fumetto, però è assai più complessa.

    In certe riserve il quadro si complica notevolmente.

    Numerosi sono infatti i casi di ribellione che lasciano intuire un'esistenza più dura e meno prospera. Succede così che qualche giovane capo, di solito poco saggio e inesperto, non a caso definito il più delle volte una "testa calda", rifiuti di piegarsi al giogo dei bianchi e si ribelli, sognando magari di coprirsi di una gloria, effimera ed illusoria...
    Se qualche decina di guerrieri si lasciano sedurre dai sogni ad esempio di un Cruzado, le sanguinose scorrerie tra le fattorie isolate possono avere inizio... scatenando ovviamente un pericoloso gioco al massacro, che si conclude con l'intervento dell'esercito che riporta la pace, sappiamo bene a che prezzo.
    I grandi capi come Cochise e Tex sono ben consapevoli della realtà senza uscite, così hanno spesso un atteggiamento quasi di passività e di disfattismo di fronte alle violenze e gli abusi dei grandi generali delle giacche blu, si veda a titolo di esempio il rapporto tra il ranger e il generale Davis nelle due storie incentrate sui Sioux di Nuvola Bianca.

    CITAZIONE
    L’ habitat della riserva, primitivo e estremamente rudimentale, primigenio nella sua essenza, non può offrire tutti quelli che sono i grandi piaceri offerti dalle città

    Le storie di Tex sono ambientate in un periodo, gli anni ottanta dell'ottocento, dove la colonizzazione può definirsi ormai quasi conclusa. Le riserve nascono proprio da un'esigenza di mettere dell'ordine, di regolamentare i rapporti tra le due parti.

    Chiaramente una contrapposizione netta viene a definirsi tra questa - wilderness - propria dei nativi, e il mondo dei bianchi, caratterizzato dalle piccole fattorie e i loro pascoli, oppure dalle prospere cittadine come Tucson o Nogales, che sono degli avamposti della civiltà dell'est, ma comunque ben lontane dal raggiungere i livelli di città come San Francisco o New Orleans.

    CITAZIONE
    La vita quotidiana di Tex è quindi una scelta di vita. Esso avrebbe potuto decidere senza nessun problema di stare nei pressi di Kayenta, oppure di costruire una casetta nella riserva, dato che anche i navajo, loro malgrado, eran ormai costretti ad una vita sedentaria.
    Eppure no, esso ha scelto la vita che noi tutti sappiamo, uno stile di vita nel rispetto della natura e dell'altro, una vita che permette di mettersi sempre alla prova, assaporandone ogni attimo.

    Ottima analisi! Il solo che può definirsi veramente attratto dalle comodità è Kit Carson, ma anch'egli, come i suoi pards, è legato profondamente a questo tipo di ambiente e stile di vita che TexF ha magnificamente definito con le parole sopra riportate.
     
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14 replies since 22/9/2006, 13:19   554 views
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