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Antonio Gatti.
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CITAZIONE (Tex Fanatico @ 28/4/2006, 12:55)Rosenqualcosa
William S. Rosencrans, uno dei più abili e sottovalutati generali unionisti. Era davvero un manovratore molto abile, ma purtroppo per lui aveva un carattere facilmente eccitabile (si esaltava per le vittorie, e si deprimeva oltremodo per sconfitte anche marginali) e questo ne limitò l'efficacia.
Per quanto riguarda l'ultima domanda: ESATTO! Complimenti, si trattava proprio del barbuto Hood e dei suoi Texani.. -
.CITAZIONENathan Bedford Forrest (indovinata da TexFanatico che mi ha dato la soluzione in privato).
Che dici, apriamo un thread sul Generale Forrest? In fondo, ha fatto la storia della Civil War e degli Stati Uniti (anche se in una maniera che non condivido
)...
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Tex Fanatico.
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Ok per aprire la discussione
Edited by Tex Fanatico - 28/4/2006, 13:14. -
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Mettiamo insieme un po' di materiale e poi apriamola. . -
Antonio Gatti.
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Ragazzi che ne dite parliamo di GETTYSBURG?
Cosa ne pensate di quella campagna?. -
.CITAZIONE (Antonio Gatti @ 6/7/2006, 16:15)Ragazzi che ne dite parliamo di GETTYSBURG?
Cosa ne pensate di quella campagna?
Parlane pure, è una delle più importanti. Purtroppo, anche qui so solo parte degli avvenimenti salienti di Gettisbury, quindi almeno per me urge il resoconto di un esperto.. -
Antonio Gatti.
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[QUOTE=Mister P,6/7/2006, 22:43] CITAZIONE (Antonio Gatti @ 6/7/2006, 16:15)Ragazzi che ne dite parliamo di GETTYSBURG?
Cosa ne pensate di quella campagna?
Che ne dite se posto la cronologia intera della Campagna? (Mi rispondo da solo: Ok!). Procederò passo per passo e ovviamente domande e opinioni, o smentite alle mie idee sono ovviamente ben accette.
L'ORIGINE DELLA CAMPAGNA
La situazione prima di Gettysburg era drammatica per le forze unioniste di stanza in Virginia. Mentre sui fronti occidentali le cose sembravano arridere ai ragazzi in blu, per l'Armata del Potomac la guerra si stava rivelando un calvario senza fine. Due grandi tentativi di invadere la Virginia si erano risolti in altrettanti disastri;il primo, particolarmente cocente, è dovuto all'inesperienza del generale Burnside che attaccò le forti posizioni sudiste con una spinta frontale che si risolse in un massacro inutile noto come "Battaglia di Fredericksburg". Il suo successore, "Fighting Joe" Hooker, era più abile ma anche la sua offensiva si arenò a Chancellorsville, grazie a un'audace mossa della collaudata coppia Lee/Jackson (quest'ultimo perderà però la vita nelle fasi finali della battaglia) ma anche grazie a una grossa dose di sfiga: il generale Hooker infatti fu ferito alla testa da una scheggia di granata nella fase culminante della battaglia e perse i sensi per gran parte della giornata non potendo perciò intervenire direttamente sulle decisioni dei suoi subordinati che furono lasciati in balia di se stessi.
Sia come sia l'Armata della Virginia Settentrionale di Robert E. Lee aveva ricacciato l'invasore per ben due volte infliggendogli gravi perdite e provocando malumore in tutto il Nord, malumore che si espresse in titoli di fuoco sui giornali contro Lincoln, Hooker e tutti coloro che gestivano la conduzione della guerra.
Per la Confederazione, invece, il momento era buono sul fronte virginiano, catastrofico nel West. Le armate di Bragg e Rosencrans si bloccavano a vicenda nel Tennessee, mentre sul Mississippi la città di Vicksburg era assediata da Ulysses S. Grant che, tra una bottiglia di whisky e un'altra, si ricordava ogni tanto di essere un generale. Ora il problema per i confederati era alleggerire in qualche modo la pressione sulle armate occidentali e in particolare su Vicksburg. A tal proposito si era creata una feroce dispuuta tra i più eminenti generali in grigio riguardo la strategia da adottare. Il cosidetto "Western Concentration Block", capeggiato da Jospeh E. Johnston e ostile al presidente Jefferson Davis e a Lee, premeva per uan concentrazione delle armate sudiste da effettuarsi in Tennessee in vista di un'offensiva a tutto campo contro l'esercito di Rosencrans. L'obiettivo dell'offensiva era distruggere le forze nordiste nel Tennessee e invadere completamente quello Stato separando così le truppe in blu del frotne virginiano da quelle di Grant presso Vicksburg. L'apertura di un varco nel Tennessee avrebbe, secondo i fautori del piano, costretto l''armata di Grant a ritirarsi per proteggere gli stati del Nord dall'invasione confederata, liberando quindi Vicksburg dall'assedio e perciò lasciando ai grigi il pieno possesso del Mississippi. A questo piano (che aveva una sua bontà intrinseca) si opponeva soprattutto Lee, che era assolutamente contrario, probabilmente per non scalfire la sua fama di vincente, ad indebolire la sua Armata della Virginia Settentrionale, mandandone delle truppe nel West. Anche il generale Longstreet, fido braccio destro di Lee, sembrò appoggiare l'idea dell'offensiva nel Tennessee. Lee però si mostrò irremovibile e convinse il presidente Davis a dargli ragione. Ora però, dopo aver rifiutato aiuti e truppe ai suoi colleghi in difficoltà, Lee non poteva permettersi di tenere un'armata intera ad oziare nella Virginia: ciò era politicamente inaccettabile e gli avrebbe fruttato solo critiche. Inoltre, con l'Armata del Potomac più volte battuta e col morale a terra, sembrava giunto il momento per una offensiva verso Nord, verso la Pennsylvania. Gli scopi che l'offensiva si propoenva erano:
-tagliare le linee di comunicazione dell'Armata del Potomac costringendola a ritirarsi per difendere Washington e le città della Pennsylvania: questo avrebbe evitato un ulteriore invasione nordista della Virginia permettendo agli esausti campi di quella regione di riposarsi dalle devastazioni della guerra.
-indebolire politicamente Lincoln
-saccheggiare le fertili terre della Pennsylvania, cosa di cui la povera, materialmente parlando, Armata della Virginia Sett. aveva disperatamente bisogno.
Tuttavia l'offensiva si rivelò un grave errore strategico e Lee avrebbe fatto meglio a rinforzare i fronti del West piuttosto che cercare avventure contro la ben più equipaggiata Armata del Potomac.
Il piano generale dell'offensiva prevedeva un'avanzata dei Corpi d'Armata nella Valle dello Shenadoha, protetti dalla catena della Blue Ridge e dalla cavalleria di Stuart, per poi concentrarsi tutti nella zona centrale della Pennsylvania minacciando le grandi città industriali dello Stato. Il tutto doveva avvenire velocemnte e senza che Hooker e gli Yankee se ne avvedessero, per questo era centrale il ruolo della cavalleria di Stuart che doveva coprire gli spostamenti di Lee. Ecco una mappa http://www.dean.usma.edu/history/web03/atl...ages/acw34.html che rende bene l'odea delle prime operazioni della campagna.
LO SVOLGIMENTO DELLE PRIME OPERAZIONI GIORNO PER GIORNO:
3 Giugno:
La grande Invasione comincia. I primi reparti dell'Armata della Virginia Settentrionale abbandonano il quartier generale di Fredericksburg e si dirigono a nord-ovest. L'avanguardia era guidata dalla divisione McLaws del Corpo Longstreet. Le altre unità del corpo Longstreet si muoveranno più tardi nel pomeriggio. Si accende una delle prime mischie della campagna, una scaramuccia tra gli uomini di McLaws e alcuni reparti unionisti nel tardo pomeriggio presso la località di Fayetteville.
4 Giugno:
Lee trasferisce il quartier generale da Fredericksburg a Culpeper Court House dove passa in rassegana, durante una fastosa cerimonia, la sua armata. Anche il Corpo comandato da Richard Ewell si muove verso nord, seguendo Longstreet.
5 Giugno:
Hooker comincia a intuire che qualcosa di grosso sta succedendo dall'altra parte del Rapahannock (il fiume che divideva le rispettive trincee) e manda un repartoi in ricognizione. Ne nascono piccoli scontri locali a Franklin's Crossing.
[Continua....se ci sono interessati!]
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Tex Fanatico.
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Chiaro... anche se non posto più molto leggo hehe
(tra l'altro, preparati a vedere una raccolta dei tuoi interventi per il sito appena abbiamo l'impostazione
)
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Giudice Colt.
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A me interesserebbe molto l' agguato di Mean Creek. . -
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Piccolo appassionato, eh 
? Bene bene...
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