Spaghetti Western

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Jonah Hex
     
    .

    User deleted


    Ciao a tutti!

    Càpito davvero per puro caso su questa pagina del forum "non ufficiale" dedicato a Tex Willer, eroe del fumetto italiano che leggo dal 1986 - o meglio - continuo a leggere le sue avventure ma solo tramite il c.d. texone, non riesco più a seguire il mensile per vari motivi...

    Riapro questo topic perché vorrei dire la mia su uno dei generi cinematografici italiani più strepitosi in assoluto: spaghetti-western!!!

    Sono un grandissimo fan del genere (anche se nella mia collezione posseggo pochi film, una settantina circa) e a volte mi trovo a discutere con delle persone che non conoscono o non apprezzano gli SW...cosa del tutto comprensibile, d'accordo, però bisogna sottolineare un punto fondamentale al fine di comprendere meglio l'universo degli SW:

    Il western all'italiana non è paragonabile a quello americano. Anzi, trovo che sia un genere ben distinto e con notevoli differenze! Spesso si è detto del western americano come creatore di miti e leggende (John "Duke" Wayne su tutti), ma a mio modestissimo parere, certi miti andavano bene (negli anni del dopoguerra e della "cold war") per il pubblico statunitense, non certo per quello europeo. Un personaggio come John Wayne incarna in maniera tanto evidente la figura del tipico americano WASP, una figura così densa di determinate sfumature che toccano corde molto profonde dell'animo umano in maniera tale che a un non-americano (e soprattutto a noi italiani) risulta essere quasi un alieno. Non avendo avuto una storia come quella statunitense, non sentivamo il bisogno di mitizzare l'epopea del wild west come nei film di Ford o (seppur in misura minore) Howard Hawks...Il western italiano fu il vero western della rivoluzione, o meglio, un nuovo tipo di western che con il cugino a stelle e strisce aveva niente a che vedere. Un western tutto nostro, così come gli spettatori delle sale cinematografiche lo avevano sempre sognato. E il successo fu immediato. Anche negli USA.
    Io sono convinto che i veri miti, quelli autentici, li abbia creati proprio il western italiano: dal "Biondo" a "Cuchillo", passando per "Django" e "Sartana": ditemi voi se questi non sono grandi e fantastici eroi da fumetto. Puro mito per i ragazzini dell'epoca! E ancora oggi sono popolarissimi (chiedete ai Mr. Quentin Tarantino e Sr. Robert Rodriguez, prego...), non solo tra i vecchietti...

    Francamente, a parte alcuni casi, il western americano mi ha sempre annoiato a morte: l'ho sempre trovato una specie di mix melenso tra avventura, nazionalismo e love story in costume. Non riuscivo proprio ad immedesimarmici in questi eroi tutti d'un pezzo, così tipicamente e banalmente hollywoodiani. Sono convinto che il wild west non fosse proprio popolato da facce alla Tom Mix o Cary Grant........da questo punto di vista, sono sempre stato d'accordo con Sergio Leone. :diabolico:

    Penso, inoltre, che SW western non abbia nessuna connotazione dal punto di vista storico/realistico (in uno spaghetti-western tutto è possibile!): basta dare un'occhiata alle armi che si utilizzavano nei vari film, la quasi totale assenza degli indiani o certi anacronismi creati da vari oggetti usati in scena (automobili, linee ferroviarie, etc...); questo accadeva perché a soggettisti e sceneggiatori poco importava la fedeltà storica del racconto western, tutta l'attenzione era incentrata sull'azione, sull'avventura, sul divertimento...Lo SW ha creato il vero mito, un wild west che - con molta probabilità - non è mai esistito così com'è raccontato nei film ma esiste nel nostro immaginario (almeno, fino all'avvento de "Gli spietati"..) perché ci siamo nutriti dei miti e delle leggende create da questo bellissimo genere cinematografico che ha influenzato anche tanti autori di romanzi, cinema e fumetti non strettamente legati al western. :B):

    Ciaooo!!! :)

    P.S.: l'attore di cui accennavate più in alto (quello dell'avatar) si chiama Jorge Hamilton Acosta y Lara - in arte George Hilton - ed è un attore uruguaiano che, prima di arrivare in Italia, fece un ottima carriera anche in Argentina lavorando con registi importanti, un attore molto stimato. Da noi divenne popolarissimo tra la fine dei '60 e tutti i '70 prima grazie agli SW e poi come protagonista di gialli e thrillers. Negli anni '80 ha lavorato in diverse serie TV per Fininvest e RAI.
     
    .
76 replies since 1/3/2006, 13:35   1748 views
  Share  
.